sabato 22 novembre 2014

Lettera a Giulio.....



La Prof continua a farci lezione...(per non dimenticare Loretta Bartolini)


Rimini 21.08.2002


Egr. Onorevole  Andreotti,



chi le scrive è una signora di Rimini, alle prese per la seconda volta con una tesi di laurea, essendo iscritta all’Istituto di Scienze Religiose della città.

 Mi sono permessa di scriverLe e di scomodarLa perché ho bisogno del suo autorevole parere su una questione che sto trattando nel mio scritto.

 Preciso subito che sto lavorando sugli scritti ed i libri di don Lorenzo Milani, quel sacerdote fiorentino ritenuto “scomodo” e confinato nella sperduta parrocchia di Barbiana, concentrandomi soprattutto su “Esperienze Pastorali” e “L’obbedienza non è più una virtù”.
 Le chiedo pertanto se può rispondere alle domande che seguiranno nel più breve tempo possibile, dovendo io discutere la tesi verso la metà di ottobre.
 Le confermo che quanto Lei gentilmente vorrà scrivermi sarà trascritto integralmente come documento in appendice alla tesi e che, ogniqualvolta dovrò citare le sue risposte, mi premurerò di virgolettare le sue frasi e di farne un corretto e preciso richiamo nelle note a piè pagina.
  Ora, come Lei avrà già intuito, mi preme conoscere umori ed opinioni circolanti all’epoca dei fatti.  Confidando fin d’ora nella sua intenzione di rispondermi e ringraziandoLa infinitamente in anticipo Le espongo le mie domande:


1) Nel 1965, quando don Milani scrisse “L’obbedienza non è più una virtù” schierandosi contro l’obiezione di coscienza e giudicando inconciliabili l’etica cristiana ed evangelica con l’etica militare [per cui riteneva una contraddizione in termini il solo fatto che dei cappellani militari elogiassero le guerre], Lei –come Ministro della Difesa- come reagì a quella pubblicazione ed ai successivi processi contro il priore di Barbiana?  Qual è la Sua opinione personale oggi?

2) Ritiene che l’avere preso posizione con circa trent’anni d’anticipo sulla questione dell’obiezione di coscienza (che oggi è un fatto acquisito) abbia il sapore della profezia, oppure si tratta semplicemente della conseguenza di un progresso civile o culturale della società italiana? Cioè –in sostanza- perché oggi quel libro passerebbe forse inosservato, mentre allora scatenò un putiferio? I tempi non erano maturi?

3) Posto certamente che si sta parlando di un sacerdote cattolico, che dunque fa della non-violenza evangelica il suo credo, come spiega Lei l’atteggiamento così accanitamente persecutorio che sia le gerarchie ecclesiastiche, sia quelle giuridiche, sia quelle militari vollero tenere nei confronti di don Lorenzo Milani?
E queste stesse autorità, attualmente, come si pongono rispetto alle idee del defunto prete fiorentino?

4) Lei come considera personaggi come: La Pira, Padre Balducci, don Mazzolari, don Milani? Sono “solo” degli uomini del loro tempo che hanno testimoniato a caro prezzo il disagio delle ingiustizie che denunciavano, oppure furono dei martiri, o cos’altro?

5)Che opinioni circolavano nella Democrazia Cristiana di allora sulle statistiche che sono riportate in “Esperienze Pastorali”, e cioè che proprio la sistematica denigrazione dell’operato dei partiti di governo faceva confluire voti alla DC e perderli al PCI  (che era all’opposizione) ? In altre parole, come mai il metodo di don Milani nella scuola popolare di Calenzano non fu appoggiato da quella stessa Chiesa che – dai microfoni degli altari- cooperava con la DC nelle varie campagne elettorali  (visto che si dimostrò un metodo vincente)?


 Rinnovo i miei ringraziamenti per l’eventuale risposta che Lei vorrà mandarmi, almeno per spirito di carità cristiana.  Per essere più esplicita le dirò che mi aspetto una risposta gratuita come dimostrazione che ciò che Milani predicava (e cioè il Vangelo) non è utopia.   In caso contrario, la ringrazio comunque dell’attenzione.  Nel porgerLe questi ringraziamenti fiduciosi, Le comunico tutta la mia ammirazione per la sua figura di statista di livello internazionale e le invio i miei più distinti saluti.

Nessun commento:

Posta un commento