sabato 19 dicembre 2015

Le meraviglie di Marco Polo

Marco Polo davanti al Gran Khan dei Tartari in una tela di Tranquillo Cremona , 1863.

di Massimo Magnani

L'avventura nel lontano Oriente di Marco Polo, durata ben 24 anni, inizia nel 1271.

In viaggio con suo padre Nicolò e suo zio Matteo, il giovane mercante veneziano visita regioni mai raggiunte dagli europei: la valle del Pamir, il deserto di Lop e quello dei Gobi.

Marco Polo si guadagnò  la piena fiducia del Gran Khan del Katai. Durante la sua permanenza in Italia, a Genova , in seguito alla battaglia di Curzola viene fatto prigioniero dai genovesi. Sarà proprio durante il periodo di detenzione che l'esploratore inizia la stesura di un diario dei suoi viaggi, forse dettando a Rustichella da Pisa, quello che poi diventerà quella splendida opera conosciuta con il nome de il Milione. Le livre de messer Marco Polo citoyen de Venise, appelé Milion, où sont décrites Lea Merveilles di monde, secondo l'edizione del Benedetto, è scritto in un francese che ignora forme lessicali italianizzate.

In origine il testo avrebbe dovuto essere un semplice libro di memorie di un mercante, ma i ricchi e avventurosi racconti si spingono ben oltre la finalità di diario di viaggio, si tratta di un vero e proprio lavoro antropologico che fece incontrare l'uomo Occidentale, la sua identità con la Civiltà orientale.

La precisione e l'acribia di alcune osservazioni, come quella del palazzo del Gran Khan, raccolte in un racconto favoloso di chi, come quando lo stupore e la meraviglia ti colpisce la prima volta, incontra e scopre tutta la bellezza del mondo.

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