sabato 12 dicembre 2015

Il Sultano Saladino


di Massimo Magnani 

La figura del Saladino ha lasciato tracce profonde nella tradizione storiografica e letteraria occidentale.
Campione di virtù, riconosciuto dalle culture, celebrato dalla letteratura, Saladino, Salah ad-Din, è il primo sultano della dinastia degli ayyubidi, al potere nel Vicino Oriente dall'XI al XV secolo.
Figlio di un emiro, salì al potere in Egitto, Siria e Mesopotamia grazie a una situazione di anarchia che da molti anni riguardava quei territori. Nel 1187 sconfisse a Hittin Guido di Lusingnano e conquistò la città di Gerusalemme*.
L'episodio fu il pretesto per dare il via alla reazione da parte del mondo cristiano che, parti con la cosiddetta terza crociata alla riconquista della città Santa. L'esito disastroso della spedizione consegnò nella mani del Sultano quasi la totalità della Palestina.
Celebrato dai musulmani come eroe della lotta contro i cristiani d'Occidente, il Saladino è uomo di grandi virtù morali anche per il Medioevo latino.
Dante lo colloca fra gli spiriti Magni del Limbo e lo menziona nel Convivio come uno dei signori più aperti e liberali. Saladino lo ritroviamo anche nel Novellino, dove incarna un modello di virtù cortesi e cavalleresche, doti che anche Boccaccio celebra in due novelle del Decameron. 

* Gerusalemme in ebraico significa la città delle due paci, quella terrena e quella celeste. Infatti questa città è conosciuta anche come la città celeste.

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