I Latini dicevano hic et nunc, qui ed ora, centrati sul tempo del vivere......"felice è quell'uomo che, sicuro di sè, può dire oggi io ho vissuto" (Orazio*). Allora necesse vivere una vita senza scarti, piena, intensa, profonda senza mai dimenticare che vivremo un tempo relativo (il nostro) dentro un tempo indeterminato (la Storia).
Ciascuno é figlio del suo tempo, a noi spetta stabilirne la misura. Io dico che è l'uomo la misura di tutte le cose.
di Massimo Magnani
Non c’è più tempo, tutto è qui ed ora e, dunque, non ha senso avere pazienza e, anzi, è una contraddizione inaccettabile per una società volta al futuro e a un pragmatismo esasperato e ossessionato dal risultato.
E se, invece, cominciassimo a vedere la pazienza non solo come rassegnazione, ma una dilazione, il ritardo di un temporeggiamento che si riverberà sulla qualità della decisione ?
tratto da Luciana Regina, Pazienza, Mursia editore 2014
*Ille potens sui laetusque deget cui licet in diem dixine Vixi.
*Ille potens sui laetusque deget cui licet in diem dixine Vixi.
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