sabato 20 maggio 2017

Amici greci

Alexis Tsipras -  Primo Ministro della Grecia
Amici greci, da sei mesi il governo greco combatte una battaglia in condizioni di soffocamento economico senza precedenti, per implementare il mandato che ci avete dato il 25 gennaio. Il mandato che stavamo negoziando con i nostri partner chiedeva di mettere fine all'austerità e permettere alla prosperità ed alla giustizia sociale di tornare nel nostro paese.

Era un mandato per un accordo sostenibile che rispettasse la democrazie via e le regole comuni europei, per condurre all'uscita finale dalla crisi. Durante questo periodo di negoziazione, ci è stato chiesto di mettere in atto gli accordi fatti col precedente governo nel "memorandum" ,nonostante questi fossero stati categoricamente condannati dal popolo greco nelle recenti elezioni. Comunque, nemmeno per un momento abbiamo pensato di arrenderci, cioè di tradire la vostra fiducia. Dopo cinque mesi di dure contrattazioni, i nostri partner, sfortunatamente, hanno rilanciato all'eurogruppo di due giorni fa un ultimatum alla democrazia greca ed al popolo greco. Un ultimatum che è contrario ai principi fondanti e ai valori dell'Europa, i valori del progetto comune europeo. Hanno chiesto al governo greco di accettare una proposta che accumula un nuovo insostenibile peso sul popolo Ellenico e colpisce profondamente le possibilità di recupero dell'economia e delle società greche. Una proposta che non soltanto perpetua lo stato di incertezza ma accentua persino le disuguaglianze sociali. La proposta dell'istituzione include: misure per un ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, ulteriori riduzioni del salario minimo del settore pubblico dell'Iva sul cibo, ristorazione e turismo, eliminando inoltre le agevolazioni fiscali per le isole. Queste proposte violano direttamente i fondamentali diritti europei, mostrano che riguardo al lavoro, uguaglianza e dignità, lo scopo di alcuni partner e istituzioni non è raggiungimento di un buon accordo per tutte le parti, ma l'umiliazione dell'intero popolo greco. Queste proposte sottolineano in particolare l'insistenza del fondo monetario internazionale in una dura è punitiva austerity, e sottolineano più che mai la necessità per i grandi poteri europei di prendere iniziative che conducano al termine della crisi del debito sovrano ellenico. Una crisi che colpisce altri paesi europei e che sta minacciando il futuro prossimo dell'integrazione continentale. Amici greci, in questo momento pesa sulle nostre spalle, attraverso le lotte e di sacrifici, la responsabilità storica del popolo greco per il consolidamento della democrazia e della sovranità nazionale. La nostra responsabilità per il futuro del nostro paese. E la nostra responsabilità ci richiede di rispondere all'ultimatum sulla base del mandato del popolo greco. Pochi minuti fa alla riunione di gabinetto ho proposto l'organizzazione di un referendum, perché il popolo greco possa decidere in maniera sovrana. Questa proposta è stata accettata all' unanimità. Domani la camera dei rappresentanti sarà convocata d'urgenza per ratificare la proposta del gabinetto per un referendum la prossima domenica, 5 luglio, sull'accettazione o il rigetto della proposta dell'istituzione. Ho già informato della mia decisione il presidente francese e la cancelleria tedesca, il presidente della BCE e domani una mia lettera chiederà formalmente ai leader dell'UE e alle istituzioni di estendere per pochi giorni il programma attuale in modo da permettere al popolo greco mi decidere, libero da ogni pressione e ricatto, come richiesto dalla costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica europea. Amici greci, al ricatto dell'ultimatum che ci chiede di accettare una severa e degradante austerità senza fine senza prospettive di ripresa economica vi chiedo di rispondere in maniera sovrana e orgogliosa come la nostra storia ci chiede. Ad un austerità autoritaria e violenta risponderemo con la democrazia, con calma e decisione. La Grecia, luogo della rinascita della democrazia, manderà una forte sonora risposta all'Europa e al mondo. Mi impegno personalmente al rispetto dei risultati della vostra scelta democratica, quali esse siano. Sono assolutamente fiducioso che la vostra scelta onorerà la storia del nostro paese e manderà un messaggio di dignità al mondo. In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l'Europa è la casa comune dei popoli. Che in Europa non ci sono proprietari ed ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte fondamentale dell'Europa, e l'Europa è una parte della Grecia. Ma senza democrazia l' Europa sarebbe un'Europa senza identità e senza bussola. Vi invito a mostrare unità nazionale e calma e fare la scelta giusta. Per noi, per le generazioni future, per la storia dei greci. Per la sovranità e la dignità del nostro popolo.

Alexis Tsipras, Atene, 27 Giugno 2015

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