sabato 14 maggio 2016

La belle Jardinière

       Madonna col Bambino e san Giovannino
                    detta La belle Jardinière
          Raffaello – 1507 – Louvre – Parigi
di Massimo Magnani

Raffaello giunse a Firenze nel 1504 con una lettera di presentazione della sorella del duca di Urbino: in essa si dichiarava che il pittore veniva in città a studiare le opere d’arte per imparare su di esse.
La Belle Jardinière, il cui nome deriva dalla florida bellezza della donna raffigurata, fu proprio il risultato di questo insegnamento: l’attenzione con cui Raffaello studiò le opere di Leonardo e di Michelangelo ebbe gran peso nell'elaborazione del dipinto, che riflette le loro conquiste soprattutto nella struttura compositiva e nella forza plastica delle figure.

Raffaello, chiamato a Roma da Papa Giulio II fece terminare l’opera dal suo seguace Ridolfo del Ghirlandaio perché la completasse con un manto azzurro.
Una volta concluso il dipinto fu portato a Siena dove rimase fino all'acquisto di Francesco I di Francia.

In questo quadro l’omogeneità formale nasce dalla stretta relazione tra i personaggi, riuniti in un'unica compatta struttura dominata dalla figura della Vergine. Il dolce intreccio degli arti e lo scambio affettuoso degli sguardi che coinvolgono la Madonna, Gesu e san Giovannino, accentuano lo schema chiuso della composizione e, al tempo stesso, conferiscono al dipinto una grazia assoluta.
Colore e geometria si integrano nella rotondità delle figure che acquistano così una fisica consistenza pur rimanendo immagini idealizzate di una bellezza divina.


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