venerdì 2 giugno 2017

Riflessioni sulla Costituzione di Carlo Azeglio Ciampi

Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi
Pubblichiamo alcune riflessioni sulla Costituzione, in occasioni ufficiali, del Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

La storia della Costituzione

Proprio verso la metà del secolo, nel 1948, l'Italia, riacquistate le sue libertà e la sua dignità, seppe stipulare un patto nuovo fra tutti i suoi figli, la Costituzione repubblicana. In quel patto è confluita tutta la nostra storia, con le sue lotte per la democrazia, per la giustizia, per l'unità della patria. A testimonianza dell'eredità del passato, la guida dello slancio verso il futuro. È una Costituzione che nel tempo si dimostra telaio valido sul quale operare le modifiche necessarie in un mondo che cambia, senza disperderne i principi e i valori fondamentali.

(Messaggio di fine anno, Roma, al 31 dicembre 1999).

E la Costituzione che ha consentito la rinascita morale e materiale della nostra Patria, le grandi trasformazioni istituzionali e sociali, la creazione di un sistema di equilibrio tra i poteri, che ha garantito garantisce la libertà di tutti.

(Intervento alla celebrazione del 60º universale della liberazione di Milano 25 aprile 2005)


La costituzione e la resistenza

Un forte, indissolubile legame, unisce l'Italia del 25 aprile 1945 all'Italia che il 2 giugno 1946 partecipò, con universale entusiasmo, alle prime elezioni politiche libere dopo la dittatura. Vi presero parte, per la prima volta, anche le donne, elettrici e candidate. Gli italiani scelsero la Repubblica. Lo spirito della Resistenza vive nel testo della Costituzione repubblicana. La memoria di sacrifici e delle lotte della resistenza è fondamento della nostra passione per la libertà. Di qui sacrifici danno oggi solenne testimonianza  le decine e decine di gonfaloni delle città e provincia insignite di medaglia d'oro che affollano, per la prima volta, questo cortile del Quirinale, la casa di tutti gli italiani. Da questi stendardi lo sguardo si leva il tricolore che sventola in alto, insegna che guidò i nostri padri nelle guerre del Risorgimento, affiancata oggi è la bandiera azzurro stellata della nuova Europa, unita da ideali di concordia e di pace.
[.....]
La memoria degli eventi di sessant'anni fa è un libro fatto di molte pagine, di tante storie personali e collettive, storie di individui che diedero una risposta alta e nobile alla sfida dei tempi, che seppero interpretare i valori profondi della civiltà italiana ed europea. Essi volevano un'Italia libera per tutti, unita. Il loro ricordo non vuole alimentare divisioni vuole insegnarci la concordia, insieme con l'amore per la Patria e l'amore per la Costituzione, fondamento della nostra libertà. Questo è il significato profondo delle giornate della memoria che non celebriamo: occasioni per ricordare ai giovani i valori ispiratori di quella libertà che essi hanno il privilegio di vivere il dovere di custodire.

L'(in)attuazione della Costituzione

Mentre inseguiamo l'ammodernamento istituzionale, ci sono principi della gloriosa Costituzione di cinquant'anni fa che non abbiamo ancora pienamente attuato: come quelli degli articoli 29, 30 e 31 vero programma costituzionale in favore della centralità della famiglia e dei suoi valori, valori che qui e sempre dobbiamo riaffermare come grande ricchezza del nostro popolo; come il fondamentale principio di uguaglianza enunciato nell'articolo 3, ancora debole nell'attuazione nonostante l'alto incitamento che ci è venuto costantemente dalle sentenze della Corte costituzionale.

(Messaggio al Parlamento in seduta comune, Roma, 18 Maggio 1999)

Educazione come strumento di sviluppo della passione civile

Il patrimonio di valori che avete acquisito sarà la bussola che vi guiderà nell'affrontare le quotidiane prove della vita. Vi ricordo la massima di un grande europeo, Goethe: "Pensare è facile. Agire è difficile. Agire seguendo il proprio pensiero è la cosa più difficile del mondo". La coerenza fra pensiero e azione richiede impegno, passione civile. 

(Intervento al Vittoriano in occasione dell'apertura dell'anno scolastico 2003/2004, Roma)

Nessun commento:

Posta un commento